da sempre, il mio “campo di cotone”

A mio Fratello Nicola Galileo, ai miei Fratelli del Mondo…
che non sono un problema da affrontare, ma un’opportunità da cogliere
per imparare ad Amare

Ri-fiutami - Progetto a cura di Tyna Maria

La mia Storia, un progetto sociale

[…] Il clima di separazione genitoriale già fortemente in atto negli anni d’infanzia, è reciso in una manciata di minuti, quel primo pomeriggio del 30 novembre ’91, in cui la vita richiama a sé mia Madre, lasciando due figli minorenni con il loro Papà.

Un evento che inevitabilmente scandisce un prima e un dopo, e da quel “risveglio” la mattina del 1 dicembre, con la casa piena di persone e brioche (che solevo chiamar papalla 🤗), ha inizio il clima inconfondibile e melanconico di ogni mio Natale. […]

Una radicale modifica dell’equilibrio familiare che, seppur già precario, ora resta con dei sospesi irrisolti, clima che acuisce la difficoltà, di elaborare pienamente il distacco inatteso, in particolare per mio Fratello maggiore Nicola Galileo particolarmente aggravato da un forte senso di protezione nei miei riguardi, in quanto sorella minore. Dinamiche familiari che ci hanno visto gradualmente accartocciarci in relazioni complesse e momenti di serenità difficilmente conquistati.
Un clima sofferto in cui mio Padre, da solo, si è impegnato ad onorare la scelta genitoriale, sino all’ultimo giorno della sua vita.

In adolescenza, mio Fratello subisce fortissimi atti di bullismo e prevaricazione nell’ambito scolastico e in quello militare poi, esperienze che lo irrigidiscono, rendendolo timoroso e particolarmente diffidente, ma mai privandolo del desiderio di socialità.

L’eccessiva sensibilità di Galileo verso il Mondo tutto, non lo ha difeso dinanzi alla sofferenza e alle pieghe che la vita ha imposto e che ci sfida ad elaborare con il minor costo emotivo possibile, non lo ha difeso dinanzi

ai SOPRUSI e ai PREGIUDIZI FACILI

di una parte di società tristemente allenata ad una

CULTURA DELL’INDIFFERENZA

dello SCARTO di ciò che non è immediatamente produttivo, dello SCONTRO per il bene proprio, anziché l’interazione partecipativa al bene comune.

Da qui, dai sentieri di difficoltà comunicativa e di ricerca relazionale, che nella vita, inevitabilmente, coinvolge e strattona tutti noi, ha inizio la mia esigenza di riflettere sul valore della vita, promuovere ascolto, dialogo, relazione, prassi che esplicitano la mia vocazione all’umano e al sociale.

papà e mamma Tyna Maria

A mio Padre, alla dignità del suo Volto ruvido e scavato da lacrime quasi mai viste;
A mia Madre, al suo “volerci vivere” a tutti costi, anche solo immaginandoci, pur nel giovane Volto silente del Vento.

Maggiormente al mancare di nostro Padre e già dializzato da quasi una decina d’anni per insufficienza renale allo stadio terminale (ESRD – fase 5), Galileo ha avvertito un senso di profondo sconforto e solitudine, motivo che ha acuito un DISTURBO DISPOSOFOBICO (meglio conosciuto come accumulo compulsivo), portandolo, suo malgrado, a limitare fortemente i suoi spazi nella sua stessa dimora.

Bisogna dare senso alle cose, valore ad ognuno – mi disse con la sua solita fermezza una volta mio Fratello, ed io vorrei fare memoria di questo impegno, mentre celebro la commozione dell’essermi fatta strada in questi mesi, da sola, tra centinaia di appunti scritti a caratteri minuscoli che scandiscono la vita, le emozioni, le amarezze, i timori e i valori di mio Fratello, l’essermi fatta strada tra ricordi preziosi inabissati al di qua di oggetti apparentemente inutili, odori pungenti e simboli sofferti incollati al muro per non dimenticare, l’aver aperto varchi tra mille paure e senso di impotenza dinanzi alla difficoltà oggettiva, vissuta per anni da nostro Padre prima e da me poi, nel ricevere ed operare un aiuto possibile, oltre che la vastità di questa “caccia al tesoro” fraterna che ancora e lungamente mi vedrà coinvolta.

Nicola Galileo, dopo una vita sofferta, compirà i suoi 6 mesi in cielo, insieme ai nostri Genitori, la prossima vigilia di Natale.
La perdita di mio Fratello e di ogni radice familiare, il prezioso “luogo emotivo” di dolore e sensibilità che sono chiamata ad elaborare, mi sta riconsegnando la misura di quanto dirompente possa essere, non tanto la sofferenza in sé, quanto il suo carisma donativo per la comprensione della vita e del suo adorato umano: nel silenzio delle mura della mia casa natia e nei tanti appunti scritti da Nicola Galileo, riverbera ancora il suo appassionato desiderio di vivere e la commovente invocazione al mondo a cui mio Fratello non ha mai rinunciato, nonostante tutto.

non sono rifiuti da buttare
SONO EMOZIONI DA RACCONTARE

Pianoforte Progetto Ri-fiutami a cura di Tyna Maria

Ora vivo tanta commozione per aver raggiunto la mia cameretta d’infanzia in fondo al corridoio, avervi scorto il mio pianoforte, custode di silenzi e dolore da più di vent’anni, decisamente un pò ammaccato, ma ancora desideroso di armonizzare il dono della vita.

Come la foto che scelsi diversi anni fa per questo mio aforisma, tutto il mio percorso artistico è il frutto distillato della mia Storia, della mia Famiglia, della mia Vita che ora mi onoro di raccontare, non con poca fatica ma con forte determinazione, perché possa servire a promuovere una

CULTURA DELLA DIVERSITÀ
senza paure e pregiudizi

perché possa acuire l’attenzione al Mondo e ai suoi più intimi bisogni di Umanità.

Ri-fiutami - Progetto a cura di Tyna Maria

La mia Storia, un progetto sociale

L’EREDITÀ EMOTIVA che mi onoro di accogliere,
la Bellezza generativa che desidero trasfonda in SENSIBILITÀ COLLETTIVA diventa,
come ci siamo promessi io e Galileo nel suo ultimo ricovero in ospedale,
motivo di sensibilizzazione al tema della DISPOSOFOBIA,
ancora molto poco conosciuto e profondamente fragile nelle modalità risolutive ad oggi in atto.

Il Concerto più bello della mia Vita!

Tyna Maria - il mio campo di cotone
La perdita di mio Fratello e delle mie radici familiari, il prezioso “luogo emotivo” di dolore e sensibilità che sono chiamata ad elaborare, mi sta riconsegnando la misura di quanto dirompente sia, non tanto la sofferenza in sé, quanto il suo carisma donativo per la comprensione della vita e del suo adorato umano.
In segno di gratitudine, da parte mia e della mia Famiglia, desidero offrire ai Sigg Condomini e alle persone care alla mia Famiglia, un breve incontro di inCanto alla Vita, per quanto vissuto e condiviso nel contesto condominiale della mia casa natia, per onorare la Vita e i suoi insegnamenti, per onorare quel profumo di letizia che vince ogni dolore perché si leva proprio dalle ferite amate, qualunque sia il nostro personale campo di cotone.
Grata sinora a chi potrà e vorrà parteciparvi, anche semplicemente affacciandosi dal proprio balcone o, se lo desidera, venendo in cortile per questo breve momento, contribuendo all’impegno in un’umanità possibile e unicamente necessaria per la salvaguardia emotiva di ciascuno, a qualunque età, fatta di ascolto, risoluta vicinanza, reciprocità, accudimento e sostegno.
Vi aspetto con Gioia, chiunque lo desideri è benvenuto.
Tyna Maria & la sua Famiglia, in cielo.

La mia Storia, un progetto sociale

Caino è Abele
ma tu chiudi gli occhi e dillo di nuovo

Caino una volta era Abele
che alle volte, di quella volta
chiamava Caino per rimproverarlo
del suo dimenticarsi di Abele.

Abele alle volte si augurava Caino,
ma quelle volte, di quella volta
ricordò di Abele
e del suo rimproverar Caino.

Originale fu la scelta dei lor genitori
di peccar nuovamente consegnandoli fratelli,
perché memoria ne facesse
almeno uno scampolo di mondo.

In quella giunzione amorosa e perfetta
li crearono entrambi,
ed essi crebbero, perdendosi ogni volta
che del loro eccesso si nutrivano.

Cose dell’altro mondo!
Come potremmo mai pensare
che Caino è Abele?

Che sia un taglio o una fune
che sia una lacrima o lanugine
quell’accento importa ben poco!

Caino è Abele,
ma tu chiudi gli occhi e dillo di nuovo
per congiunger sì vecchi anfratti di te.

                                              Tyna Maria 🦋

Nessuno tocchi Caino!
contro la pena di morte…sociale

Caino è Abele
ma tu chiudi gli occhi e dillo di nuovo
l’ho scritta per me, per mio Fratello, per i miei Fratelli del mondo, mossa intimamente dal riverbero doloroso e generativo della mia storia personale, fraterna, familiare.
Alla Vita che, con un pò di ironia e tanto Amore, mi ricorda quanto essa ami chiunque sopra ogni cosa e quanto in fondo…

“La patologia è una posizione antalgica” TM🦋

mamma e fratello di Tyna Maria

“Quando sai di certo che è straordinariamente difficile, fa’ che sia meravigliosamente bello.”
Tyna Maria

E siamo meravigliosamente belli qui, tutti e 4!
SI, TUTTI E 4! … diversamente, come avrei potuto ammirare questo Istante di Bellezza se non avesse scattato queste foto il mio Papà? 😃

È bello acuire l’osservazione nei frame della Vita…
poiché gli occhi vedono sempre ciò che il cuore e la mente vogliono guardare. 🦋

mamma e fratello di Tyna Maria
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